Pubblicazione lavoro realizzato dalle Classi 3^A e 3^B della Scuola Primaria Borgo XX Giugno vincitrice del concorso.
Pannello realizzato con la tecnica della carta velina ritagliata a sagome bagnata, che a contatto con il pannelli, trasferisce il colore; rifinitura con acquarelli e pastelli acquerellabili.
segue testo dal titolo: l’Avventura di Free
(E’ apprezzabile l’uso consapevole del linguaggio iconico e del linguaggio testuale che interagiscono nella presentazione di un lavoro che viene a colpire l’attenzione dell’osservatore. Parole e immagini fluttuano leggere, incontrandosi nel mare della fantasia).
L’avventura di Free.
Nelle splendide acque della Sardegna viveva Free, un giovane delfino vivace e curioso che amava avventurarsi nelle isolette del luogo. In particolare lo affascinavano molto i traghetti che ogni giorno partivano dall’isola.
“Chissà dove vanno questi enormi pesci di metallo”, pensava con aria sognante.
“Voglio seguirli!” , esclamò un giorno.
Ma i suoi amici cercarono di dissuaderlo: – Sei pazzo, chi lascia la strada vecchia per quella nuova non sa quel che trova!. –
-Può essere pericoloso!- – Dove ti porterà? –
Ma Free oramai era deciso a seguire il pesce di metallo.
Nuotava e guizzava felice tra le onde blu, era meraviglioso stare in mare aperto: “Visto che ho fatto bene?” pensava tra sé e sé.
Si stava allontanando sempre più dalle sue coste, ma non gli importava, anzi, voleva conoscere nuovi luoghi: le coste della Toscana, le isole di Giannutri, Montecristo, il Giglio, l’Elba, Capraia…luoghi meravigliosi, paradisi naturali.
Il “pesce di metallo” stava conducendo Free in mondi nuovi e il piccolo delfino era felice e sbalordito.
Free continuò a seguire il traghetto sempre più entusiasta ed incuriosito, fino a quando si imbatté in un gruppo di cetacei.
-Salve amico! Esclamò lo zifio.
– Sei nuovo, come mai da queste parti? –
– Buongiorno! Sto seguendo il pesce di metallo alla scoperta di nuovi mondi! –rispose Free.
– Pesce di metallo?! Si tratta di un semplice traghetto! –esclamò il vecchio capodoglio – e se fossi in te mi fermerei qui! Resta con noi, questo è un luogo magico e sicuro…-
– Benvenuto al Santuario dei Cetacei! – proseguì la balenottera.
– Grazie amici ma devo andare, chissà quanto altro c’è da vedere e conoscere-
Non farlo ti stai avvicinando troppo alla costa!. Lo pregò il globicefalo.
Ma il giovane Free testardo e incurante del pericolo, proseguì seguendo la scia del pesce di metallo.
Ben resto però si rese conto di essere in difficoltà, l’acqua era sempre più bassa e lui non riusciva più a trovare la strada per tornare indietro.
“Oh, perché non ho dato retta ai miei nuovi amici, sono perduto!”, singhiozzò mentre si arenava su una spiaggetta.
Ma non era tutto perduto, le conchiglie, le stelle marine, le alghe e i granchietti del luogo corsero in suo aiuto: pizzichi, spintine, solletico, tanta buona volontà, ma non erano sufficienti a sollevarlo dalla sabbia.
Quando stavano cominciando a perdere ogni speranza, un gruppo di volontari del santuario dei cetacei arrivò in soccorso di Free.
Si presero cura di lui, lo bagnarono per idratarlo, lo imbarcarono e piano piano riuscirono a liberarlo e ricondurlo in acqua.
Con gran fatica Free si rituffò nelle splendide acque!
Ringraziò il cielo ed anche i suoi amici con salti e piroette di gioia, sparendo tra le onde blu in cerca dei suoi nuovi amici.
Scuola primaria Borgo XX Giugno
Classi 3^A e 3^B